mercoledì 31 ottobre 2012
Toirano, Gabriele Fazzari muore mentre è al lavoro nella cava del padre
Ancora un morto sul lavoro in Liguria. La tragedia si è consumata a Toirano, alle spalle di Borghetto Santo Spirito: vittima un operaio, Gabriele Fazzari, di appena 18 anni, deceduto mentre stava lavorando nella cava Ligurblock, lungo la strada per Carpe, nell’entroterra. Il ragazzo era figlio di Orlando Fazzari, proprietario della Ligurblock. Sul posto 118 e carabinieri per cercare di...
chiarire la dinamica dell’infortunio mortale che sembra essere stata determinata dalla caduta della parete rocciosa che si è staccata mentre il 18enne stava lavorando con l’escavatore.
fonte telenord
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fonte telenord
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martedì 30 ottobre 2012
Taranto: tragico suicidio di una guardia giurata Uccide la figlia mentre lei tenta di disarmarlo
Tragico incidente a Leporano (Taranto), dove un uomo di 55 anni si è suicidato, uccidendo per una terribile fatalità anche la figlia di 25 anni. Il padre, Emidio Fanelli, una guardia giurata, aveva deciso di farla finita e stava per spararsi quando la giovane, Rossana, studentessa universitaria, è intervenuta cercando di disarmarlo. Sembra che sia partito un... colpo che ha ucciso la donna. Subito dopo l'uomo si sarebbe ucciso.
Questa la prima ricostruzione dei carabinieri e degli uomini della Scientifica, che hanno raccolto le testimonianze sul posto. La tragedia si è verificata nell'abitazione dove i due vivevano, in via Vivaldi. Il cadavere della ragazza è stato trovato riverso sul pavimento del bagno, quello del padre sul divano. Nelle prossime ore saranno sottoposti ad autopsia.
L'uomo era da tempo in cassa integrazione e aveva scoperto da poco di avere una grave malattia. Oltre alla giovane rimasta uccisa, il vigilante aveva anche un'altra figlia, più piccola.
L'uomo era da tempo in cassa integrazione e aveva scoperto da poco di avere una grave malattia. Oltre alla giovane rimasta uccisa, il vigilante aveva anche un'altra figlia, più piccola.
fonte tgcom24
domenica 28 ottobre 2012
Elezioni Regionali Sicilia: Gli Exit Poll di Palermo. Grillo sembra in testa
Mai come in queste elezioni è difficile poter fare delle previsioni sul voto degli elettori, in particolar modo per il meccanismo elettorale, voto disgiunto non...
confermativo, che subisce in pieno l'effetto trascinamento dei candidati al parlamento su quelli alla presidenza. L'affluenza nelle 9 province siciliane è stata del 38%, stimata alle ore 19. Alt il numero dei cosidetti “indecisi” . Nonostante ciò PalermoReport.it, come già fatto per le scorse amministrative con un ottimo risultato, non si sottrae a effettuare i propri exit poll, sul dato di Palermo che rappresenta poco meno di un terzo del totale dei votanti. Ecco dunque le prime previsioni di voto espresso , rilevate per tutta la giornata di oggi dai nostri 5 rilevatori, nei pressi dei 600 seggi cittadini. Sono state più di 1200 le dichiarazioni di voto raccolte.Giancarlo Cancelleri sarebbe al 27,46 %, seguito da Nello Musumeci al 23,35% , Rosario Crocetta al 21,40%, Gianfranco Miccichè al 14,24%
fonte PalermoReport
Boateng regala un orologio del valore di 30mila euro a Melissa Satta e le chiede...
Dopo un anno di fidanzamento Kevin Prince Boateng ha regalato a Melissa Satta un orologio della modica cifra di 30mila euro. L’orologio è un Rolex, ma non è tanto l’importo o la marca a far notizia quanto la dedica che il calciatore ha fatto scrivere sulla cassa.
Kevin Prince Boateng ha fatto incidere le sue iniziali e quelle di Melissa dietro il quadrante dell’orologio. Boateng sta diventando geloso ed insicuro? In parte, perché proprio il 25enne giocatore del Milan avrebbe chiesto alla showgirl di non indossare più i due orologi, dell’omonima marca, regalati dal suo ex Bobo Vieri.
Funerale di Tiziano Chierotti: Si svolgeranno alle 16:00 in diretta Streaming
Militare morto: E arrivata stamattina a Roma la salma del Caporale Chierotti
Roma - La salma del 24enne ligure Tiziano Chierotti, caporalmaggiore degli Alpini ucciso giovedì scorso in Afghanistan, è a Roma: l’aereo che lo ha riportato a casa, un...
C-130 dell’Aeronautica Militare, è atterrato all’aeroporto di Ciampino alle 9.58.Ad accogliere il feretro c’erano il presidente della Camera, Gianfranco Fini, insieme con il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola; con loro, fra gli altri, anche il capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Biagio Abrate; il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Claudio Graziano; il generaleAntonino Torre, in rappresentanza del sindaco di Roma, e l’onorevole Gianfranco Paglia.
Non c’era, invece, Gianna, la mamma di Tiziano, che a quanto si è appreso ha preferito rimanere nella foresteria Pio Nono a Castro Pretorio, dove è stata ospitata la scorsa notte con gli altri familiari.
Schierati sotto l’aereo c’erano però alcuni familiari di Chierotti: il papà Piero, la sorella Sally e il fratello Daniele; presenti anche la fidanzata del militare, Eleonora, e altri congiunti e amici. La bara, avvolta nel tricolore, è stata fatta scendere dall’aereo a spalla dai commilitoni del II Reggimento Alpini di Cuneo, seguita da un alpino con il cuscino sul quale sono stati posti il cappello da alpino e le medaglie commemorative della missione in Afghanistan. Un dolore composto, quello dei familiari, che si è sciolto quando il feretro è stato adagiato nel carro funebre che alle 10.20 ha lasciato lo scalo diretto all’istituto di Medicina legale.
I funerali di Stato di Chierotti si terranno alle 16 nella chiesa romana di Santa Maria degli Angeli. Terminata la funzione, la salma partirà sempre con un velivolo militare per Genova, da dove compierà l’ultimo viaggio verso Arma di Taggia, la cittadina della Riviera dove il caporale degli Alpini è cresciuto e dove viveva: l’arrivo è previsto alle 21. La camera ardente sarà allestita a Villa Boselli e rimarrà aperta sino a lunedì sera; martedì, alle 10, si terranno i funerali, nella parrocchia di Arma. Il sindaco, Vincenzo Genduso, ha proclamato due giorni di lutto cittadino, lunedì e martedì, e deciso la sospensione del mercato settimanale, che si svolge proprio attorno a Villa Boselli.
fonte ilsecoloxix
venerdì 26 ottobre 2012
Delitto Rea: Salvatore Parolisi condannato all'ergastolo
20:54 - Il caporalmaggiore degli alpini, Salvatore Parolisi, è stato condannato all'ergastolo nel processo per l'omicidio della moglie, Melania Rea. Grazie al rito abbreviato, Parolisi dovrà scontare 30 anni di carcere. La sentenza è stata emessa dal gup di Teramo, Marina Tommolini, dopo circa quattro ore di camera di consiglio. Gli avvocati dell'imputato avevano chiesto... l'assoluzione.
A Parolisi sono state comminate tutte le sanzioni accessorie, dall'interdizione perpetua dai pubblici uffici alla perdita della patria potestà genitoriale. Il caporalmaggiore è attualmente detenuto nel carcere Castrogno di Teramo. Nei confronti dell'uomo è stato disposto l'isolamento diurno. Per lui, inoltre, il gup Tommolini ha previsto un obbligo di risarcimento di un milione di euro.
Parolisi era stato arrestato una prima volta a seguito di un provvedimento di custodia cautelare emesso il 18 luglio 2011, quando la competenza sulle indagini era ancora della Procura di Ascoli Piceno. Successivamente fu raggiunto, il 2 agosto dello stesso anno, da analoga misura restrittiva emessa dal gip di Teramo Giovanni Cirillo.
Il padre di Melania: "Non ha vinto nessuno"
"Non ha vinto nessuno". Così, con le lacrime agli occhi, il papa di Melania, Gennaro Rea, ha commentato la sentenza del gup di Teramo. Intanto, in casa Rea, una delle zie di Melania si è affacciata dal portone della casa dei genitori della donna uccisa dal marito ed ha urlato ai giornalisti: "Avete sentito". Ed ha fatto un breve applauso. La donna ha anche riferito che Vittoria, la mamma di Melania, non se la sente, al momento di rilasciare dichiarazioni.
Il fratello: "Ha avuto giustizia, ma il nostro cuore è straziato"
"La famiglia Rea è soddisfatta perché Melania ha avuto giustizia ma il nostro cuore è straziato". Così il fratello Michele Rea che aggiunge: non ci sono vincitori perché ad essere stato condannato è stato il marito di mia sorella e il padre della piccola".
Parolisi non ha assistito alla lettura della sentenza
Parolisi non ha assistito alla lettura della sentenza. Quando il giudice ha iniziato a leggere il dispositivo di condanna Parolisi non era stato ancora portato in Aula. A quel punto la lettura è stata interrotta e il caporale è stato fatto salire ma quando gli è stato chiesto se voleva assistere alla lettura del verdetto, ormai chiaro, ha detto no.
Il legale di Parolisi: "Impugneremo la sentenza"
"Salvatore è un soldato e sa che bisogna combattere. E' una situazione difficile ma noi andremo avanti. Leggeremo con ansia le motivazioni della sentenza e le impugneremo". Lo ha detto il legale di Parolisi. Perché Salvatore non era in aula alla lettura della sentenza? "E' stata una imprecisione del giudice che non si è accorto che non c'era", ha aggiunto l'avvocato Valter Biscotti commentando l'assenza del caporale in aula nel momento in cui il gup di Teramo l'ha condannato all'ergastolo. E' stato il padre di Melania, Gennaro, a chiedere che Parolisi fosse in aula. A quel punto il giudice si è interrotto e lo ha chiamato, ma, ha spiegato Biscotti, in quel momento è stato lui stesso a dire a Parolisi della condanna.
Parolisi era stato arrestato una prima volta a seguito di un provvedimento di custodia cautelare emesso il 18 luglio 2011, quando la competenza sulle indagini era ancora della Procura di Ascoli Piceno. Successivamente fu raggiunto, il 2 agosto dello stesso anno, da analoga misura restrittiva emessa dal gip di Teramo Giovanni Cirillo.
Il padre di Melania: "Non ha vinto nessuno"
"Non ha vinto nessuno". Così, con le lacrime agli occhi, il papa di Melania, Gennaro Rea, ha commentato la sentenza del gup di Teramo. Intanto, in casa Rea, una delle zie di Melania si è affacciata dal portone della casa dei genitori della donna uccisa dal marito ed ha urlato ai giornalisti: "Avete sentito". Ed ha fatto un breve applauso. La donna ha anche riferito che Vittoria, la mamma di Melania, non se la sente, al momento di rilasciare dichiarazioni.
Il fratello: "Ha avuto giustizia, ma il nostro cuore è straziato"
"La famiglia Rea è soddisfatta perché Melania ha avuto giustizia ma il nostro cuore è straziato". Così il fratello Michele Rea che aggiunge: non ci sono vincitori perché ad essere stato condannato è stato il marito di mia sorella e il padre della piccola".
Parolisi non ha assistito alla lettura della sentenza
Parolisi non ha assistito alla lettura della sentenza. Quando il giudice ha iniziato a leggere il dispositivo di condanna Parolisi non era stato ancora portato in Aula. A quel punto la lettura è stata interrotta e il caporale è stato fatto salire ma quando gli è stato chiesto se voleva assistere alla lettura del verdetto, ormai chiaro, ha detto no.
Il legale di Parolisi: "Impugneremo la sentenza"
"Salvatore è un soldato e sa che bisogna combattere. E' una situazione difficile ma noi andremo avanti. Leggeremo con ansia le motivazioni della sentenza e le impugneremo". Lo ha detto il legale di Parolisi. Perché Salvatore non era in aula alla lettura della sentenza? "E' stata una imprecisione del giudice che non si è accorto che non c'era", ha aggiunto l'avvocato Valter Biscotti commentando l'assenza del caporale in aula nel momento in cui il gup di Teramo l'ha condannato all'ergastolo. E' stato il padre di Melania, Gennaro, a chiedere che Parolisi fosse in aula. A quel punto il giudice si è interrotto e lo ha chiamato, ma, ha spiegato Biscotti, in quel momento è stato lui stesso a dire a Parolisi della condanna.
fonte tgcom24
giovedì 25 ottobre 2012
Afghanistan, morto un soldato italiano e tre feriti: Uccisi 4 americani e britannici
E' morto uno dei quattro militari italiani feriti in uno scontro a fuoco nel distretto di Bakwa, nella provincia di Farah (a Sud di Herat) in Afghanistan. Tiziano Chiarotti, di Taggia (Imperia), è rimasto ucciso insieme a un soldato afgano dopo essere statto colpito giovedì 25 ottobre intorno alle 13.40 locali nel corso di...
un'operazione congiunta della Task Force South East con unità del 207° Corpo dell'esercito afgano. Si tratta del 52° militare italiano morto da quando è iniziata la nostra missione in Afghanistan, nel 2004.
L'agguato - I militari italiani coinvolti erano impegnati in una attività di pattuglia nell'abitato del villaggio di Siav - a circa 20 km a ovest della base operativa avanzata 'Lavaredo' di Bakwa, dove è basata la Task Force South East costituita dal 2/o reggimento alpini - quando sono stati attaccati con armi da fuoco da un gruppo di insorti. Immediata, fa sapere il comando italiano, la reazione della pattuglia che ha subito messo in sicurezza l'abitato di Siav per poi prestare soccorso ai feriti, i quali dopo meno di trenta minuti sono stati evacuati in elicottero presso l'ospedale da campo di Farah, dove sono attualmente ricoverati.
Il ricordo del ministro Di Paola -I tre militari feriti hanno riportato ferite leggere alle gambe, mentre Chiarotti è deceduto alle 19.45 locali. Fin da subito le sue condizioni erano apparse gravissime. Il militare, spiega una nota dello Stato Maggiore della Difesa, aveva riportato gravi ferite all'addome ed era stato trasferito dall'ospedale da campo di Farah alla struttura sanitaria di livello superiore di Camp Bastion per le cure del caso, ma si è spento per l’aggravarsi delle condizioni cliniche nonostante i tentativi di rianimazione. Nato il 7 ottobre 1988 a San Remo, in provincia di Imperia, il Caporale Chierotti era effettivo dal 2008 al 176° reggimento alpini di Cuneo, inquadrato nella brigata alpina Taurinense. "Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate - prosegue la nota - a nome delle Forze Armate e suo personale, esprime ai familiari del Caporale Tiziano Chierotti il profondo cordoglio per la scomparsa del proprio congiunto deceduto per le ferite riportate durante lo scontro a fuoco. Il Generale Abrate esprime inoltre al Capo di SME, Generale di Corpo d'Armata Claudio Graziano, la propria tristezza e i sentimenti di vicinanza alla Forza Armata per il lutto che l'ha colpita". "Era un ragazzo generoso e coraggioso - ha commentato il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola - e tale si è dimostrato fino all’ultimo momento. Sappiamo che questa fase della presenza italiana in Afghanistan è la più delicata e complicata. il Governo si è impegnato a rispettare le date del ritiro in accordo con gli alleati transatlantici, fino a completare la transizione verso le forze di sicurezza afgane". "Tiziano non ti dimenticheremo - conclude il ministro -. Grazie del tuo esempio quotidiano e del tuo impegno fino all’estremo sacrificio".
fonte liberoquotidiano
un'operazione congiunta della Task Force South East con unità del 207° Corpo dell'esercito afgano. Si tratta del 52° militare italiano morto da quando è iniziata la nostra missione in Afghanistan, nel 2004.
L'agguato - I militari italiani coinvolti erano impegnati in una attività di pattuglia nell'abitato del villaggio di Siav - a circa 20 km a ovest della base operativa avanzata 'Lavaredo' di Bakwa, dove è basata la Task Force South East costituita dal 2/o reggimento alpini - quando sono stati attaccati con armi da fuoco da un gruppo di insorti. Immediata, fa sapere il comando italiano, la reazione della pattuglia che ha subito messo in sicurezza l'abitato di Siav per poi prestare soccorso ai feriti, i quali dopo meno di trenta minuti sono stati evacuati in elicottero presso l'ospedale da campo di Farah, dove sono attualmente ricoverati.
Il ricordo del ministro Di Paola -I tre militari feriti hanno riportato ferite leggere alle gambe, mentre Chiarotti è deceduto alle 19.45 locali. Fin da subito le sue condizioni erano apparse gravissime. Il militare, spiega una nota dello Stato Maggiore della Difesa, aveva riportato gravi ferite all'addome ed era stato trasferito dall'ospedale da campo di Farah alla struttura sanitaria di livello superiore di Camp Bastion per le cure del caso, ma si è spento per l’aggravarsi delle condizioni cliniche nonostante i tentativi di rianimazione. Nato il 7 ottobre 1988 a San Remo, in provincia di Imperia, il Caporale Chierotti era effettivo dal 2008 al 176° reggimento alpini di Cuneo, inquadrato nella brigata alpina Taurinense. "Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate - prosegue la nota - a nome delle Forze Armate e suo personale, esprime ai familiari del Caporale Tiziano Chierotti il profondo cordoglio per la scomparsa del proprio congiunto deceduto per le ferite riportate durante lo scontro a fuoco. Il Generale Abrate esprime inoltre al Capo di SME, Generale di Corpo d'Armata Claudio Graziano, la propria tristezza e i sentimenti di vicinanza alla Forza Armata per il lutto che l'ha colpita". "Era un ragazzo generoso e coraggioso - ha commentato il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola - e tale si è dimostrato fino all’ultimo momento. Sappiamo che questa fase della presenza italiana in Afghanistan è la più delicata e complicata. il Governo si è impegnato a rispettare le date del ritiro in accordo con gli alleati transatlantici, fino a completare la transizione verso le forze di sicurezza afgane". "Tiziano non ti dimenticheremo - conclude il ministro -. Grazie del tuo esempio quotidiano e del tuo impegno fino all’estremo sacrificio".
fonte liberoquotidiano
Carabiniere ucciso: Forse il militare conosceva i suoi assassini
Nessun segno di lotta". Questo era emerso dall'autopsia effettuata sul cadavere di Giovanni Sali, l'appuntato scelto ucciso due giorni fa a Lodi durante il solito giro d'ordinanza. Ma nuove voci in Procura rivelano che sulle sue mani sarebbero state trovate tracce di sangue non suo. Un elemento che infittisce il giallo sulla dinamica. Le analisi stabiliranno a chi appartiene. Sotto la lente anche le impronte trovate sull'arma. L'ipotesi più plausibile e quella che la vittima conoscesse il suo assalitore e che in un attimo di distrazione siano riusciti a sfilargli l'arma dalla fondina e a fare fuoco.
mercoledì 24 ottobre 2012
Nina Moric si sgonfia le labbra
Nina Moric, ospite nel salotto di Verissimo, risponde alle domande di Silvia Toffanin e, soffermandosi sul gossip di un possibile ritorno di fiamma con...
Fabrizio Corona, dichiara: “Non potrei più stare con lui, siamo troppo diversi oggi, diversi nella mentalità, nei valori e nell'educazione”. “All'inizio Fabrizio era una persona diversa, con dei valori, poi lui è cambiato, mentre io sono rimasta la stessa”.Nina Moric è apparsa visibilmente più rilassata e migliorata nell’aspetto, tant’è che lei stessa confessa: “Ho tolto le labbra e tutto il resto” riferendosi al silicone con cui aveva gonfiato la bocca e altre parti del volto. “Avevo accanto uomini che mi rendevano insicura, avevo bisogno di mettere sempre qualcosa in faccia perché non mi sentivo mai a posto”.
Nina Moric, naturalmente bella, è ricorsa all’aiuto di un chirurgo che “ha tolto tutte quelle cose che avevo messo”, e come molte pentite del silicone aggiunge: “Sono d'accordo con la chirurgia estetica ma quando è eccessiva ci si rovina”. Poi, riferendosi alle dichiarazioni di Corona a proposito della sua fragilità, la Moric risponde: “Io non sono fragile, io sono vulnerabile e sensibile. Sono io che proteggo Fabrizio. È lui che ha bisogno di me”.
fonte virgilio
Francesca Cipriani finisce al Pronto Soccorso dopo una lite con Lele Mora
Francesca Cipriani, l’esplosiva ex concorrente del reality La pupa e il secchione e del Grande Fratello, ha avuto un problemino nella notte. Questa volta non si tratta di improvvise deflagrazioni di silicone, ma pare che Francesca abbia avuto una lite furiosa con Lele Mora.
Francesca Cipriani si è presentata nella notte al Pronto Soccorso del Policlinico di Milano. Dal 113 informano che Francesca si è presentata autonomamente per farsi visitare, dichiarando di aver avuto una lite con Lele Mora mentre si trovava a cena in un ristorante.
Non si conoscono i motivi e la dinamica del litigio tra Francesca Cipriani e Lele Mora. La showgirl non avrebbe esposto denuncia evitando così di raccontare come sia andata, pare comunque che non abbia riportato traumi evidenti né sul lato A, né sul lato B.
fonte virgilio
martedì 23 ottobre 2012
Balotelli fa festa in discoteca e il Manchester City perde la pazienza
L’ennesima festa di Mario Balotelli fa perdere la pazienza al Manchester City facendo avvicinare lo spettro della cessione del calciatore già da gennaio. Secondo quanto riporta il tabloid ingleseThe Sun, Balotelli è stato avvistato in un locale della città all’una di notte, a poche ore dall’incontro casalingo con il Tottenham in programma alle 13.30.
Mario Balotelli, escluso dalla partita, non avrebbe comunque giocato la partita e quindi non ha violato nessun regolamento, ma sembra che il Manchester City non sia più disposto a tollerare i comportamenti del giocatore 22enne. Una fonte ha rivelato al The Sun: “È arrivato al Panacea con un’ampia compagnia. Ero meravigliato di come non gli importasse di essere visto in giro a far baldoria a così poca distanza da una gara. Indipendentemente dal fatto che sarebbe sceso in campo o meno”.
Mario Balotelli rischia così di essere ceduto ad un’altra squadra già da gennaio 2013. La stampa inglese ne è quasi certa: il City sarebbe pronto a pagare 45 milioni di sterline, più di 56 milioni di euro, per provare a convincere l’Atletico Madrid a cedere il bomber Radamel Falco. A quel punto per Mario Balotelli si prospetterebbero l’acquisizione da parte del Milan o dell’Inter. Sarà felice Raffaella Fico di riaverlo in Italia?
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